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L’importanza dell’apprendimento in età baby

Scopriamo insieme i primi giochi educativi

Per comprendere al meglio l’importanza dell’apprendimento in età baby e dei primi giochi educativi, cominciamo dando una semplice definizione di “apprendimento”: è un processo attraverso il quale in presenza di determinati stimoli nasce e/o si modifica un comportamento. L’apprendimento è quindi frutto della continua interazione tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda, ma anche tra l’essere umano e gli altri esseri umani, insieme alle esperienze che si sperimentano nell’arco della vita. Le scienze pedagogiche, la sociologia e la psicologia studiano da sempre l’apprendimento, analizzando tutti i processi che lo caratterizzano e cercando nuove strategie che lo possano rendere sempre più valido ed efficace.

L’apprendimento inizia fin dai primi giorni di vita del neonato, prosegue poi da bambini, e ci accompagna per il resto della vita, anche da adulti e da anziani.

Può sembrar strano che un neonato possa apprendere, eppure è proprio così. Se osserviamo bene un neonato infatti, ci accorgeremo che il suo modo di fare rispecchia in pieno la definizione di apprendimento. Fin dalle prime settimane di vita il bambino scopre la relazione causa – effetto in questo modo: capisce che può “far accadere delle cose” perché ad ogni sua azione risponde una reazione da parte dei genitori e degli adulti che ogni giorno si prendono cura di lui; ogni genitore e/o adulto che si prende cura di un bambino risponde al suo pianto e ai suoi gesti con determinate azioni. Questo ci fa capire come lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento del bambino avviene in maniera naturale e graduale, frutto dell’interazione con l’ambiente esterno e con gli adulti che lo circondano e che gli forniscono numerosi stimoli. Questi stimoli sono di fondamentale importanza per incentivare questa prima forma di apprendimento.

L’apprendimento in fase “baby” possiamo inserirlo nella fascia d’età che va dai 0 ai 3-4 anni. Oggi fortunatamente esistono tanti giochi fatti ad hoc per stimolare i bambini di quella fascia d’età. I bambini già da pochi mesi sono attratti dai giochi che producono suoni insieme a luci e immagini. Sono inoltre attratti dai cosiddetti “giochi sensoriali”, ovvero giochi che stimolano i loro sensi, in particolare il tatto, la vista e l’udito. I giochi più adatti quindi sono quelli con queste caratteristiche, ad esempio il classico gioco della casetta con le forme. Lo ricordiamo tutti: una casetta o cubo con dei ritagli di varie forme geometriche e le formine da inserire/incastrare al suo interno. Giochi di questo tipo hanno una grande valenza educativa perché aiutano a migliorare le capacità motorie, a prendere confidenza con i colori, a conoscere le forme, a sviluppare la coordinazione oculo – manuale, e a migliorare le capacità cognitive precoci. Un’altra attività molto utile in questo senso, con le stesse proprietà e che piace tanto ai bambini è quello di far scivolare una pallina dall’alto verso il basso, magari da una sorta di torre(percorso). In questa fascia d’età inoltre i bambini potrebbero stare per ore a giocare con dispositivi elettronici che riproducono canzoncine, ninne nanne, versi di animali, associate a colori e immagini. Questi giochi sono altamente educativi poiché i bambini, imparando anche e sopratutto per imitazione, memorizzeranno parole nuove e canzoncine. Non per forza i giochi devono essere luminosi: i bambini si accontentano anche di quelli che parlano e suonano schiacciando un pulsante. Ai bambini piace ascoltare filastrocche e storie, esistono tanti giochi che contengono dei mini dispositivi/audio libri che fanno questo. Non deve essere un sostituto del genitore che legge, ma talvolta possono essere utili per intrattenere il bambino quando magari il genitore è impegnato. Un grande classico sono le costruzioni che rappresentano un grande alleato educativo per lo sviluppo della motricità fine. Un altro gioco intramontabile per quell’età è rappresentato dai puzzle e dai memo: incastrare i pezzi per formare una figura e cercare le stesse figure aiutano il bambino a sviluppare la concentrazione, l’attenzione e la memoria. In quella fascia di età è molto importante lavorare anche sulla logica, proponendo quindi ai bambini dei giochi basati sull’associazione: ad esempio grande piccolo, mamma – figlio, abbinare un animale al suo ambiente, ecc. E’ sempre bene lasciare i bambini liberi di esprimere la loro creatività, e quale modo migliore se non con fogli, colori, e le lavagnette (anche le classiche lavagnette “magiche” facili da cancellare).

I primi anni sono i più importanti della vita di ogni persona: sono gli anni nei quali si andrà a formare la personalità del bambino e futuro adulto. Pertanto è molto importante seguirlo nello sviluppo, fornirgli gli stimoli adatti a crescere e apprendere al meglio le prime competenze, accompagnandolo sempre con vicinanza , amore, empatia, e ascolto. Tutte queste attività consigliate è bene che vengano svolte con la guida e la compagnia di un adulto, alternando anche momenti in cui i bambini giocano da soli per sviluppare l’autonomia.

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