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Metodo Montessori: consigli utili per bambini in età baby

Vediamo insieme le attività ed i consigli per applicare il metodo Montessori ai bambini in tenera età.

Al giorno d’oggi ormai Maria Montessori è un nome conosciuto da tutti. Col tempo il suo metodo sta iniziando a diffondersi in tutto il mondo, e almeno qualche aspetto del suo metodo viene utilizzato sia da genitori, educatori, maestri. Il metodo Montessori pone le sue basi sul principio di promuovere l’indipendenza del bambino, partendo dal presupposto che “il bambino deve imparare a fare da solo”. Il metodo Montessori, attraverso il quale si possono fare una miriade di attività, si può applicare già dall’ “età baby”, ovvero quella fascia di età compresa da 0 ai 2/3 anni.

In questo articolo vi fornirò vari consigli su come mettere in atto il metodo Montessori in quell’età attraverso tanti modi e attività, e molti di voi si renderanno conto che magari compiono già alcune di queste azioni e attività senza magari sapere che rientrano proprio all’interno di questo metodo ormai conosciuto in tutto il mondo.

Tutti noi nella vita abbiamo sperimentato almeno una cosa: osservando bambini in quella fascia di età notiamo che sono attratti da tutto ciò che suona, che fa luci, e che loro possono toccare. Pensiamo ad esempio a quanto siano attratti da un mazzo di chiavi o da un telecomando.

Questo accade perché sopratutto in quel periodo i bambini scoprono il mondo, e lo fanno prediligendo i sensi, infatti uno dei consigli utili per quell’età è fare tante attività sensoriali. Si possono creare sacchetti sensoriali inserendo al loro interno ciò che si preferisce, riempendoli di gel, brillantini, in modo che oltre al tatto siano facilmente visibili e attirino la loro attenzione, facendo anche suoni che li incuriosiscano. Lo stesso discorso vale per le bottigliette sensoriali note anche come “bottigliette della calma”: riempendo una bottiglietta con dell’acqua, colorante alimentare, colla glitter, brillantini, si può creare l’effetto rilassante dei brillantini che si muovono e scendono piano sul fondo.

I bambini amano sperimentare, provare a iniziare a colorare, a scarabocchiare, toccare qualsiasi cosa; è importante lasciarli fare, lasciarli provare, senza interrompere i loro momenti di concentrazione quando ad esempio colorano, giocano, osservano e toccano qualche gioco o qualche oggetto (con la supervisione di un adulto, che però non si inserisca se non strettamente necessario). I bambini cambieranno da soli l’attività quando non avranno più voglia o saranno incuriositi da qualche altro oggetto o gioco.

E’ facile notare come i bambini siano anche attratti da luci varie, cellulari, tablet e pc. Si sa che oramai educatori, pedagogisti, psicologi e pediatri sconsiglino di far usare questi strumenti ai bambini. A questo si può ovviare con tanti vari giochi per bambini che riproducono cellulari, tablet, chiavi automatiche con pulsanti: fanno tante luci, musichette per bambini, versi di animali e canzoncine.

Ci sono altre attività sensoriali che si possono proporre: i travasi di farina, sabbia, o altri oggetti. I bambini in età baby amano svuotare ciotole e scatole per riempire con lo stesso materiale un’altra ciotola o scatola.

Bisogna sempre dare ai bambini la possibilità di provare nuove cose, facendo sperimentare ai bambini le loro capacità in qualcosa, in questo modo avranno sempre più fiducia in sé stessi. Pensiamo a tutte le volte che provano ad arrampicarsi sul divano, su una sedia, o a fare le scale gattonando: spesso l’ansia e la paura dell’adulto che il bambino possa farsi male fa si che il bambino venga direttamente allontanato da quell’attività. In questi casi il consiglio è di stargli accanto o dietro in modo da poterlo prendere qualora dovesse perdere l’equilibrio, ma lasciarlo fare, infondendogli fiducia; un consiglio importante è quello di provare a non dire al bambino le tipiche frasi “attento, ti fai male!”, perché questo potrebbe creare in lui delle paure e far si che non sia più tranquillo nell’attività che sta sperimentando. Se l’adulto è accanto al bambino è difficile che questo possa farsi male.

Porre attenzione alla quantità dei giochi che il bambino ha di volta in volta a sua disposizione. Scegliete dei giochi di qualità: che siano educativi, che insegnino qualcosa, che facciano divertire il bambino. Non troppo pochi, ma neanche un quantità esagerata.

Al tempo stesso, è utile ricordare che il bambino impara molto di più se vive in un ambiente stimolante e ricco di altri oggetti che possano attirare attirare la sua attenzione. Tutti ovviamente selezionati: un po’ di giochi, libri, pastelli, fogli, materiali sensoriali come sacchetti, bottigliette, attività per travasi. Montessori in questo senso parla dell’importanza della scelta libera del bambino sull’attività da fare scegliendo tra i svariati oggetti e materiali che ha a disposizione, ma libera scelta non coincide in nessun modo con libertà di fare quello che vuole e assenza di regole.

In conclusione, Montessori diceva “la mente dei tre anni dura cent’anni”, proprio a voler dire che in quella fascia d’età il bambino apprende tanto e in continuazione.

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